Friday, May 26, 2017

Quindici Euro - scritto a 4 mani con Paola Sunna


Con le nere di esperienza ne aveva. Risenti’ l’adrenalina  veloce di sensazioni forti, contrapposte alla concentrazione estrema per controllare quel zig-zag tecnicamente perfetto, sfida dell’estro alla  ripidita’ della  neve, per dominare quella natura, libera di essere. Ma con quella di nera però era diverso. Caduta libera, di note di caffè e cacao che si alternavano mentre avvertiva il suo corpo moderato scivolare dentro di sè. Note. Troppo velocemente tramutate di nuovo in silenzio. Nessuna catarsi però. Sollevò lo sguardo.
La bionda era di stile americano. Dall’amicizia facile e dalla natura infinita, come nei paesaggi del far west. Gli aveva teso la mano.  Al primo tatto,  freschezza.  Impeto di portarsi a lei  ed approdare. Adesso. E le labbra, concesse.  Senza esitazione.
Ora la calma lo pervadeva, era quello che voleva davvero? No. Questa calma sarebbe divenuta presto piattezza e poi grigiume  mentre dentro bruciava ancora la sua sete di colore.  Istinto primitivo senza regole o pronto a spezzare e spazzare via quelle già in essere.  Tensione crescente che collassava su quelle efelidi, sparse ovunque, secondo il disegno di una mano in cui l’intuito, la conoscenza e l’esperienza si miscevalano in una maestria impeccabile. Cosi era la rossa.
Tutto si placa,  il tutto torna ad essere uno. Sfinito , appagato  e  stanco,  gli occhi finalmente si socchiudono.
Quel solletico improvviso. Realta’ dirompente. E il sole fa capolino. Solletico da bollicine, che, inesorabilmente, svaniscono nell’aria di questa mattina presto al bar. E sulle labbra, la nera, la bionda e la rossa ormai sono lontane come la notte. Unico testimone della loro esistenza quindici euro di scontrino sbiadito. Da sabato mattina. Di nuovo allora, una nera, una bionda e una rossa, ma questa volta un bicchiere soltanto.

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